Mentre ero in giro con Luigi Ghillani e Riccardo De Vivo in quel di Fornio ho fotografato al volo questo esemplare di Opilione piuttosto grande. Non so nulla su questo gruppo di ragni se non che sono sempre a spasso, non fanno una tela e spesso li si vedono con qualche zampa in meno, vista probabilmente la loro lunghezza e fragilità. Spero che Daniele ci dica qualcosa in più e magari riesca anche ad individuare la specie visto che sicuramente ce n'è più d'una. Ho messo anche un particolare per aiutare l'identificazione.
Opilione da identificare
Opilione da identificare
Sergio, curioso di natura
Visita il mio sito dedicato alla natura parmense http://www.serpicofoto.it
Visita il mio sito dedicato alla natura parmense http://www.serpicofoto.it
-
- Messaggi: 161
- Iscritto il: dom 30 nov 2008, 21:50
Re: Opilione da identificare
Quello degli opilioni è uno dei tanti ordini appartenenti alla classe degli Aracnidi, come anche ragni (Araneae), scorpioni (Scorpiones), pseudoscorpioni (Pseudoscorpionoda), acari ecc. Gli opilioni si distinguono dai ragni per il fatto di avere prosoma e opistosoma fusi in un blocco unico, mentre nei ragni il corpo è formato da due parti ben distinte collegate da uno stretto peduncolo. Gli opilioni non possiedono veleno e non possono produrre ragnatele o fili di seta. Essendo aracnidi hanno sempre otto zampe e, come molti ragni, possono sacrificare volontariamente uno o più arti per distrarre il predatore e tentare di fuggire. Questa capacità (autotomia) non è affatto rara negli artropodi ed è comune trovare ragni con meno di otto zampe. Anche granchi e gamberi possono perdere una chela o una zampa quando incontrano in combattimento un conspecifico più forte che non molla la presa.
Per quanto riguarda la specie non posso dare grosse garanzie perché non mi sono mai occupato di opilionidi. Sembra del tutto simile al comune Phalangium opilio. Si tratta di un maschio perché i cheliceri si prolungano nettamente in avanti a formare due "corni" o apofisi.
Per quanto riguarda la specie non posso dare grosse garanzie perché non mi sono mai occupato di opilionidi. Sembra del tutto simile al comune Phalangium opilio. Si tratta di un maschio perché i cheliceri si prolungano nettamente in avanti a formare due "corni" o apofisi.
Torna a “Specie da identificare”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti