Nuovo regolamento forestale.
Inviato: mer 15 mag 2019, 6:52
Ciao a tutti.
Da settembre 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento forestale dell'Emilia Romagna, lo potete trovare e consultare tranquillamente sul sito della regione.
Non è cambiato molto rispetto al precedente, in nome di una semplificazione male interpretata lo si può bollare come decisamente peggiorativo.
Basti pensare che ora i boschi con pendenza superiore al 100% e i boschi in aree di frana possono essere tagliati con sola comunicazione fino ad un ettaro di superficie, e con domanda accompagnata da relazione di un tecnico per superfici maggiori: in questi boschi che prima non si potevano tagliare spesso sopravvivono vegetazioni interessanti dal punto di vista naturalistico. Basti pensare che fino a 1500mq o 25 tonnellate di legname non è necessaria nemmeno la comunicazione all'ente preposto, neanche se ci si trova all'interno di aree protette. Basti pensare che la regolamentazione dell'accesso dei mezzi agroforestali per l'esbosco del legname non tiene conto delle loro dimensioni e del loro peso, in una regione come la nostra naturalmente soggetta a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico.
Basti pensare che come tutte le leggi si presta ad essere manipolato, interpretato e tradotto a piacimento e comodo di onesti e disonesti.
Come si tradurrà nella realtà, lo vedremo nei prossimi anni nei boschi dell'Appennino, vedremo se ci sarà una brusca sterzata rispetto al decennio precedente durante il quale se no sono viste di cotte e di crude, oppure se si continuerà a fare gli gnorri, come lo si è fatto finora ad esempio riguardo alla piaga del mototurismo, una piaga epocale. Di sicuro per ora siamo molto lontani dal concetto di foresta bene comune che si auspicava qualche decennio fà, mentre prevale quello di una gestione puramente economica a favore di un'economia misera e scellerata.
Da settembre 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento forestale dell'Emilia Romagna, lo potete trovare e consultare tranquillamente sul sito della regione.
Non è cambiato molto rispetto al precedente, in nome di una semplificazione male interpretata lo si può bollare come decisamente peggiorativo.
Basti pensare che ora i boschi con pendenza superiore al 100% e i boschi in aree di frana possono essere tagliati con sola comunicazione fino ad un ettaro di superficie, e con domanda accompagnata da relazione di un tecnico per superfici maggiori: in questi boschi che prima non si potevano tagliare spesso sopravvivono vegetazioni interessanti dal punto di vista naturalistico. Basti pensare che fino a 1500mq o 25 tonnellate di legname non è necessaria nemmeno la comunicazione all'ente preposto, neanche se ci si trova all'interno di aree protette. Basti pensare che la regolamentazione dell'accesso dei mezzi agroforestali per l'esbosco del legname non tiene conto delle loro dimensioni e del loro peso, in una regione come la nostra naturalmente soggetta a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico.
Basti pensare che come tutte le leggi si presta ad essere manipolato, interpretato e tradotto a piacimento e comodo di onesti e disonesti.
Come si tradurrà nella realtà, lo vedremo nei prossimi anni nei boschi dell'Appennino, vedremo se ci sarà una brusca sterzata rispetto al decennio precedente durante il quale se no sono viste di cotte e di crude, oppure se si continuerà a fare gli gnorri, come lo si è fatto finora ad esempio riguardo alla piaga del mototurismo, una piaga epocale. Di sicuro per ora siamo molto lontani dal concetto di foresta bene comune che si auspicava qualche decennio fà, mentre prevale quello di una gestione puramente economica a favore di un'economia misera e scellerata.