Ophrys tetraloniae

[riccardo de vivo]

Subito rispondo a Centurio. La tua è stata sicuramente la prima osservazione di tetraloniae in provincia. Noi infatti avevamo incontrato la prima stazione il 19 luglio 2008. Ophrys fuciflora con caratteri "scolopaxoidi" oppure O. fuciflora subsp. lorenae? La domanda è bella, ma la risposta dubbiosa perché sinceramente a me non appare affatto chiaro quale sia la demarcazione tra le due entità. La grande variabilità di O. fuciflora ha indotto a creare taxa come O. fuciflora subsp. lorenae o Ophrys appennina, ben presenti nella nostra provincia. Ma sono entità cui noi tendiamo a non attribuire un grande valore tassonomico. Le riteniamo insomma semplicemente espressione diversificata di O. fuciflora. Comunque, per chi la pensi diversamente, effettivamente il fiore della tua foto può tendere verso subsp. lorenae.
Ma torniamo a Ophrys tetraloniae, che sono un po' le reginette del momento. Ieri siamo partiti alla ricerca di queste belle piantine a ranghi completi, con Silvana Fori e Luciano Bongiorni. Ora, anche nella ricerca delle Orchidee esistono i fuoriclasse e Luciano è sicuramente uno di loro: intanto va come un cavallo, ma soprattutto possiede una capacità di stima dei luoghi adatti, che rasenta la stregoneria. Per farla breve insieme abbiamo trovato tre nuove stazioni di tetraloniae nella zona di Tiedoli: una di circa quindici piante, una di oltre venti e una con singola pianta, tutte a cavallo dei settecento metri di altitudine. Ma soprattutto in quest'area è avvenuto lo scoop più clamoroso, cui dedichiamo un argomento a parte.
Successivamente ci siamo portati a monte di Borgotaro e anche qui è uscita una bella stazione di oltre venti piante, ad altitudine 920 m, con parecchi esemplari ancora completamente in bocciolo.
Infine, nel ritorno, abbiamo svalicato in Val Ceno e, a monte di Bardi, a circa 650 m, in gran fretta perché era tardi, abbiamo trovato una stazione che in realtà potremmo definire tre contigue, con uno spettacolo di presenze, sicuramente oltre i cento esemplari. Di certo l'annata, fresca e umida, è molto favorevole, ma a questo punto pare lecito affermare che Ophrys tetraloniae vanti davvero una notevole presenza in provincia di Parma. Sicuramente molto al di là di quanto si potesse immaginare solo fino a pochi giorni fa. Ciao Riccardo

[Adorni Michele]

Grazie Riccardo per la risposta e per gli interessanti aggiornamenti.
Sono molto curioso di venire a conoscenza del clamoroso scoop!
Michele

[Centurio Garbasi]

Ciao Riccardo, ti ringrazio per le risposte sempre molto puntuali ed esaurienti e mi unisco ai complimenti per gli eccezionali rinvenimenti di questo periodo fortunato.
Anch’io sono in attesa dello scoop!
Centurio

[r.b.shrike]

In alta valle del Taro la stazione storica è fiorita anche quest'anno.

stazione 1,presente anche O.fuciflora

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Inoltre rinvenute altre due stazioni (una con oltre 100 piante)

stazione 2,oltre 100 piante

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stazione 3,soggetti con le macule labellari labelli più varie

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Ciao Franca e Maurizio

[picollo]

Una settimana fa durante un'incursione botanica nella zona di Vianino, insieme a Michele Adorni, Alessandro Alessandrini, Luigi Ghillani e Villiam Morelli trovate altre stazioni di Ophrys tetraloniae, almeno così ci sembrano: tardive lo sono, magre e slanciate pure, fiore con "pancetta" anche...
Note sulla consistenza e situazione delle stazioni è meglio che le diano gli altri, perchè io come al solito mi perdo in contemplazione fotografica...

[picollo]

Due immagini più da vicino.

[riccardo de vivo]

Contemplazione fotografica che fornisce sempre frutti preziosi, così possiamo contemplare anche noi da casa! Sono belle e tipiche le Ophrys che hai ripreso. Ciao Riccardo

[Luigi Ghillani]

Pico ha colpito!
Luigi